Dalla speranza al sogno.

Una barca a vela che con il suo lungo viaggio abbraccia dall’estremo est all’estremo ovest il nostro paese e lo unisce sotto la bandiera della solidarietà e del sostegno reciproco; un esempio di come il mare possa accomunare la disperazione di chi fugge dalla sofferenza ed il sogno di chi, disabile, vive l’esperienza della propria realizzazione.

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Chi siamo
Handarpermare ONLUS nasce ad Imperia nel 2004; obiettivo dell’associazione è quello di consentire la pratica della barca a vela a persone con disabilità intellettive, motorie e/o sensoriali a fini ricreativi, come strumento per l’integrazione sociale e in collaborazione a percorsi riabilitativi.
Le attività si svolgono prevalentemente nel ponente ligure grazie all’impegno di skipper esperti che dedicano il proprio tempo ed entusiasmo alle iniziative come volontari.
Gli attuali Presidente e vice Presidente dell’associazione sono persone non vedenti, inizialmente approdati a questa realtà associativa come utenti, ne sono ora pienamente partecipi e fautori. E’ questa la migliore testimonianza possibile dell’efficacia degli obiettivi perseguiti e di come la sensibilità data dall’esperienza vissuta in prima persona possa essere d’aiuto ed esempio per altre con difficoltà analoghe.

Il progetto.
Da quest’anno Handarpermare ha l’opportunità di gestire un’imbarcazione Bavaria 42 (di proprietà dello Stato Italiano, affidata alla nostra Associazione in virtù dei principi sociali che porta avanti) condotta da un equipaggio formato da skipper esperti e velisti con disabilità; il progetto prevede la realizzazione di un viaggio a vela con partenza dal porto di Gallipoli e arrivo al porto di Imperia, unendo così in un abbraccio ideale i territori più a Est ed ad Ovest d’Italia.
Lungo quest’avventura l’imbarcazione farà tappa in diversi porti italiani; durante la sosta verrà data la possibilità a gruppi di persone disabili residenti sul territorio di provare l’esperienza di una giornata in mare e vivere le emozioni che esso sa regalare.
Le persone che parteciperanno a questa bellissima avventura troveranno posto a bordo dell’imbarcazione Bavaria 42, confiscata dallo Stato Italiano ai trafficanti di immigrati nel Mediterraneo e che ora invece, come contrappasso, sarà strumento chiave capace di permettere a persone in difficoltà di vivere emozioni e esperienze nuove ed indimenticabili.
L’Associazione, per permettere la realizzazione di un viaggio in sicurezza, dovrà necessariamente provvedere ad importanti lavori di riparazione e miglioramento delle attrezzature di bordo. Per questo motivo abbiamo bisogno dell’aiuto e sostegno di tutti coloro che con il proprio intervento renderanno possibile la realizzazione di questo bellissimo sogno. Il fabbisogno economico per far fronte alle spese di riparazione, sostituzione e miglioramento delle attrezzature di bordo e le spese di viaggio ammonta a 10.000€.
Il vostro contributo potrebbe consistere proprio nel donare ad un gruppo di persone disagiate, che vivono sul vostro territorio, l’opportunità di trascorrere in mare una giornata indimenticabile con noi ed al contempo aiutare la prosecuzione del progetto di Handarpermare. Siamo una piccola associazione di volontariato che cerca di realizzare il sogno di incrementare il numero delle barche a disposizione e quindi il numero di persone da poter coinvolgere.
I volontari si impegneranno per portare a termine il progetto ma l’aiuto di persone sensibili potrebbe essere di grande importanza.

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Intestato Handarpermare Onlus presso Banca di Caraglio
e dando comunicazione al nostro indirizzo mail , handarpermare@gmail.com, vi rilasceremo la ricevuta per la detrazione fiscale.

Due giornate importanti il 27 e 28 aprile trascorse con gli amici di Hardarpermare di Imperia, dedicate all’incontro con i nuovi volontari pronti a salpare verso nuove avventure inclusive e speciali.

Salire su una barca a vela è sempre una occasione per superare qualche barriera, conoscersi e conoscere in modo diverso un elemento così importante come l’acqua .

Attraversando una “passerella” entri in un mondo parallelo in cui è necessario trovare equilibrio tra boma e timone, e in cui ogni nodo fa la differenza, deve resistere, ma può sciogliersi facilmente se necessario.

La vela solidale ed inclusiva è un modo per vivere il mare, che fa dell’accoglienza e della condivisione uno stile di vita, che rende possibile a tutti l’incontro con le sensazioni uniche che accompagnano una esperienza come questa .

Raccontare le emozioni che ti attraversano tra le onde non basta per descrivere la bellezza profonda di uno sport come la vela, la possibilità di avvicinarci al Mare rispettandolo come si rispettano i “buoni maestri”.

Ringrazio Nunzia ed Alberto per il loro grande impegno, gli skipper autorevoli e veloci, che ci hanno guidato anche controvento, conoscervi è stata una grande opportunità, ringrazio anche i ragazzi che ho incontrato in questi 2 giorni, che hanno dato vita a nuovi “equipaggi”..il mare è una grande metafora della vita, poter viaggiare su una barca a vela è un modo per vivere la bellezza…condividerla è un gesto che ci fa sentire più umani …

Di Lorenzo Montanaro 09/08/2024


All’inizio sono sempre un po’ disorientati: si muovono titubanti, con una strana circospezione, nei miei spazi così ben congegnati. Soprattutto rimangono sorpresi a sentire parole tanto diverse da quelle terrestri. Certo, di pazienza ce ne vuole parecchia. Bisogna partire dell’abbiccì. Cime, suvvia, non “corde”, cime! Poi, un po’ alla volta, prendendoli per mano, inizio a insegnare l’arte della precisione: scotte, drizze, amantigli. E avanti così, senza fretta, con tutti i termini, sempre impeccabili, che mi riguardano: le draglie, il pozzetto, la battagliola, i gavoni e il loro contenuto sempre un po’ misterioso, il tambuccio, gli osteriggi delle cabine a poppa e a prua, che vanno ora aperti ora richiusi.
Se sento errori? Ovvio che ne sento. E inesattezze tante quante le bollicine in un buon calice di Champagne. Ma io non sono permalosa, né troppo puntigliosa. Anzi, mi diverto e sorrido. Già, perché, in effetti, proprio in questo sta il mio compito, il mio gusto di esistere: far assaggiare il mare a chi finora non l’aveva mai incontrato. O almeno, non così, non abitandolo “da dentro”.
E, mi crediate o no, sono sempre un po’ emozionata quando arriva, finalmente, il mattino presto in cui partiamo. Mi sciolgono gli ormeggi di poppa, mi liberano dalle trappe. E un momento dopo è già mare, mare aperto.
Ho a bordo equipaggi improbabili, gente diversa quanto a provenienza ed età, eppure, per effetto di una misteriosa alchimia, capace di intendersi a istinto. Ho uomini e donne che conoscono il mare e sanno bene il valore di un tempo regalato. Persone rare e preziose, che riconosci da uno sguardo. Poi ci sono altri che di mare sanno poco, eppure hanno lo stupore tra i capelli e un cuore in viaggio. Partiamo, tutti assieme. Ed è bellissimo. Ventimiglia, Mentone, Cap Ferrat e poi l’ampia baia di Nizza, distesa al sole. C’è chi si affaccenda in mille lavori, tra gli strumenti di bordo e la macchina del caffè, chi, invece, si abbandona e si lascia cullare dal rollio.
Poi, un pomeriggio, d’improvviso, prendiamo di bolina un vento magico e letteralmente voliamo sul mare. Randa e fiocco si distendono come fossero aquiloni. Io mi inclino fin quasi a lambire le onde con la murata e tutti vanno a sedersi sopra vento, mentre io li tengo sospesi sul palmo della mia mano aperta. Siamo più veloci di ogni pensiero, di ogni incertezza o malinconia. Ci sono solo aria, mare, e la nostra carena che vola, in un istante di puro e perfetto presente.
Altre volte, invece, regalo momenti di grande calma. Mentre siamo in rada, all’ancora, nel canale tra le isole di Lérins, ci lasciamo sfiorare dal più ammaliante dei tramonti mediterranei. Euforici, i miei ospiti si tuffano in acqua, ridendo. Poi, risaliti a bordo, giocano ai marinai. “Sai fare una gassa d’amante? E un nodo parlato?”.
A tarda sera, attorno a un limoncello, ascolto voci d’ogni sorta: poesie delicate e un istante dopo barzellette da osteria del porto, risate a crepapelle e racconti di vita vissuta e confidenze a bassa voce e storie di fatiche e rinascite. Tutto ascolto, tutto raccolgo e custodisco, senza mai giudicare. Sono diventata brava. Sarà che in un tempo lontano, ma mai del tutto dimenticato, ho raccolto grida senza fine, grida di disperazione di gente che più nulla aveva da perdere. E poi io stessa sono rinata e ho trovato il mio personalissimo modo di trasformare la disperazione in un inno alla vita. Così ora so, per esperienza, che ogni ferita può trasformarsi in una feritoia da cui entra la luce e che dietro a ogni fragilità si nasconde un’occasione.
La mattina leviamo gli ormeggi in uno specchio di mare sempre diverso. E il tempo ha un sapore inconsueto. I giorni a volte sembrano ore, a volte settimane. Lérins, La Napoule, Nizza, Villefranche sur Mer. Ci sono isolette da scoprire, itinerari in cui perdersi e ritrovarsi, vento da ascoltare col viso e prove al timone sotto gli occhi vigili di un bravo comandante, finché arriva il momento di approdare da dove eravamo partiti. E abbracciarci forte.
C’è chi ha scoperto un mondo e forse non potrà più resistere troppo tempo lontano da me. C’è chi tornerà ancora e ancora ad abitarmi, magari in altri viaggi e con altri equipaggi. Per qualcun altro invece resterà un’unica volta. Ma in fondo non c’è differenza, perché con ciascuno ho fatto il mio dovere. Non importa In quali mari e per quali venti li sospingerà la vita. Ora loro sanno di essere, come me, delle barche a vela. E che nessuna barca a vela è fatta per rimanere in porto.

Fidelia

Dopo un inverno dedicato ai lavori di manutenzione e riallestimento delle barche, sono finalmente riprese le attività in mare.

È stato un inizio con il botto, inteso come grande successo, perché siamo riusciti a portare a termine, con soddisfazione di tutti e l’aiuto del meteo, il progetto “Diversamente mare” che ha coinvolto, per due weekend successivi, due gruppi di dodici tra persone in difficoltà e loro accompagnatori, appartenenti all’Associazione Il Giglio di Nichelino Torino.

Entrambi i gruppi, arrivati ad Imperia in pullman il venerdì pomeriggio accompagnati da alcuni rotariani, si sono imbarcati, sistemati nelle cabine e poi liberi di passeggiare alla Marina di Imperia.

La cena in barca è stata la prima vera occasione di prendere confidenza con la vita marinaresca …. non chiedi dove trovi il cibo ma la cambusa … non le camere da letto … ma le cabine.

Il sabato, risveglio, colazione e partenza per la navigazione a vela con destinazione Alassio con la possibilità per tutti di provare le manovre, togliersi curiosità e stare al timone con la supervisione dei nostri volontari velisti.

Nel pomeriggio le imbarcazioni hanno attraccato nel porto “Marina di Alassio”, che ringraziamo per l’ospitalità offertaci nelle proprie strutture, e, dopo le operazioni di ormeggio, i nostri neo marinai hanno potuto apprezzare la bellezza del centro di Alassio e cenare in barca cena con lasagne al forno, pollo con verdure e torte salate liguri … quindi a letto, anzi in cuccetta, stanchi ma soddisfatti, contenti e sazi.

La domenica secondo giorno di navigazione a vela sulla via del rientro, mettendo in pratica gli insegnamenti del giorno precedente.

Il progetto di apertura di questa nuova stagione è sicuramente da annoverare fra quelli maggiormente riusciti perché ha suscitato nei nostri ospiti un entusiasmo ed una partecipazione estremamente contagiosa e gratificante per i volontari che vi hanno partecipato.

Il service “Diversamente mare” è stato ideato dal Rotary Club Torino Palazzo Reale, del Distretto 2031, e rientra fra quelli sostenuti dalla Rotary Fondation e che, per realizzarlo, ha scelto di regalare ai ragazzi dell’Associazione Il Giglio una esperienza per loro unica a fianco dei volontari di Handarpermare.  

La nostra associazione ha ideato e sta mettendo in pratica, ormai da qualche mese,  un progetto chiamato Velandem, destinato a ripetersi visto l’alto gradimento.

   Il progetto che è rivolto a persone nonvedenti ma non solo, si prefigge l’obiettivo, attraverso la pratica di attività all’aperto, di  far provare esperienze coinvolgenti e conoscere meglio il nostro territorio.

Alla sua  realizzazione partecipano e danno collaborazione la sezione  UISP  di Imperia, la marina di  PORTOSOLE SANREMO  e la società  NOLOBICI.

Il programma prevede che i partecipanti, imbarcati il venerdì sera,  salpino il sabato mattina da  Porto Maurizio a bordo di una imbarcazione  da 13 metri di Handarpermare e trascorrano la giornata sperimentando la navigazione a vela assistiti dai volontari velisti dell’associazione.

Nel pomeriggio arrivano presso la marina di Portosole  Sanremo dove sono ospitati all’ormeggio per la notte.

La domenica, sbarcano  e con tandem guidati da volontari ciclisti fanno ritorno  ad Imperia percorrendo la pista ciclabile costruita sull’ ex tracciato della ferrovia littoranea.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone, persone in piedi e corpo idrico
mare
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 8 persone, persone in piedi, persone in bici, bicicletta e attività all'aperto
terra

Nel 2022 iniziamo la realizzazione di un progetto chiamato diversamente mare.

Questo si rivolge a persone con difficoltà intellettiva che frequentano l’associazione Il Giglio di Nichelino in provincia di Torino.

La realizzazione di questa iniziativa è resa possibile grazie al supporto finanziario ed alla collaborazione organizzativa del Club Rotary Palazzo Reale di Torino ed al distretto Rotary 2031.

Il programma prevede due fine settimana durante i quali 12 iscritti del Giglio saranno ospitati a bordo delle due imbarcazioni di Handarpermare.

Tutti i partecipanti , coadiuvati dai nostri volontari potranno sperimentare le sensazioni ed emozioni che solo la vita in mare sa regalarci.

Ci saranno momenti di navigazione durante i quali chiunque lo vorrà, potrà provare le manovre tipiche della pratica velica e momenti di vita da equipaggio: dormire in barca, suddividersi i ruoli, pranzare e organizzare tutte le mansioni della vita di bordo.

Il primo fine settimana è previsto a fine settembre mentre il secondo nel giugno del 2023, avremo 24 nuovi marinai?

Siamo all’inizio di un nuovo anno ed approfittiamo di questo periodo in cui le uscite in mare sono molto ridotte, per  fare manutenzione alle barche, ideare nuovi progetti e programmare il calendario delle attività.

Il 2021, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, ci ha portato molte soddisfazioni poiché siamo riuscitii a realizzare tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissi .

Fidelia, l’ultima arrivata, è oramai entrata a tutti gli effetti in servizio e dopo i tanti lavori fatti ci ha permesso di  coinvolgere più persone.

Siamo entrati a far parte della grande famiglia UISP con la speranza di migliorare i servizi e aprirci a nuove realtà.

Dopo alcuni anni di assenza, nel mese di maggio, abbiamo programmato ad Imperia lo svolgimento di un match race per persone non vedenti utilizzando le boe acustiche secondo il metodo Homerus.

Stiamo consolidando la collaborazione con lo YCI di Imperia programmando alcuni interessanti progetti.

2021 è passata la burrasca?   

Il 2020 è stato l’anno più inconsueto e terribile che si possa ricordare. Per noi abituati a vivere il mare e prenderlo spesso come nostro esempio e maestro da rispettare, ciò che abbiamo vissuto possiamo paragonarlo a quelle improvvise e violente tempeste che, nonostante i bollettini, a volte sorprendono i marinai con le loro imbarcazioni e ne mettono a dura prova il coraggio e la determinazione.

Sono proprio queste le situazioni dove tutti i membri dell’equipaggio si uniscono, si danno forza l’un l’altro e, prese le opportune decisioni, si mettono alla cappa e al sicuro sottocoperta e aspettano che la buriana sia passata.

Vi ricorda qualcosa? Forse i tanti mesi di lock down chiusi in casa?

Praticamente tutto il mondo si è fermato e anche le attività della nostra Associazione sono state sospese.

Ora pare, e noi ne siamo fiduciosi, che il tempo stia volgendo al bello, che il ventone stia calando ed il mare si spiani.

È ora di riaprire i boccaporti, mettere la testa fuori e ricominciare a vivere; i nostri amici ci aspettano e noi non vediamo l’ora di riprendere il largo!

Ci sono 1000 idee e tanta energia, così mettiamo in cantiere diverse iniziative e speriamo di riuscire a realizzarle.

Stiamo installando il sollevatore elettrico per persone in carrozzina che è diventato realtà grazie al sostegno di tutti i nostri amici che hanno creduto nel progetto A Ruote libere nel vento.

In giugno iniziamo con il primo corso di avvicinamento alla vela per persone non vedenti usando i 2 meteor di cui disponiamo.

Nella terza decade di giugno invece iniziano le uscite con le 2 barche grandi e finalmente reincontreremo i nostri amici delle Associazioni: Sportabili di Alba, dell’Anfass e dell’I.S.A.H di Imperia, della Spes di Ventimiglia e della Noisy Vision.

L’attività dell’Handarpermare è possibile grazie al sostegno generoso di privati e Associazioni come ad esempio il Rotary che realizzano progetti di uscite in barca a vela per disabili, giornaliere o minicrociere, e grazie ai volontari che offrono il loro tempo. 

Speriamo che altri velisti, contagiati dal nostro attaccamento ad Handarpermare, siano spronati ad unirsi a noi offrendo qualche giornata del loro tempo per aiutarci ad incrementare l’attività. 

https://www.retedeldono.it/it/progetti/handarpermare/a-ruote-libere-nel-vento

Quest’anno, a causa della pandemia l’Associazione ha sospeso a malincuore quasi tutte le attività, però lo spirito e la vitalità che sostiene Handarpermare e tutti i suoi volontari, non ci permette di rimanere fermi troppo a lungo e così anche se confinati nelle nostre case facciamo muovere la mente e le idee.

Nella speranza che questa brutta avventura si concluda presto, abbiamo elaborato il progetto A ruote libere nel vento.

Ci proponiamo di realizzarlo perché vogliamo garantire la miglior sicurezza e la maggiore autonomia delle persone in carrozzina quando sono a bordo dell’imbarcazione.

Come leggerai più avanti, il progetto è ambizioso e impegnativo per una associazione di solo volontariato e per questo il tuo aiuto è fondamentale per la sua realizzazione.  

Il progetto

Estrella del Mar II, la nostra barca più grande, è una vela da 13 metri che per le sue caratteristiche si presta all’utilizzo da parte di persone in carrozzina o con difficoltà di movimento.

È presente una passerella  che consente l’accesso con carrozzina, il pozzetto è sgombro da ostacoli e sotto coperta non ci sono impedimenti al movimento di una persona su sedia a rotelle.

Abbiamo ideato quindi un progetto per rendere questa imbarcazione più sicura e meglio adatta alle necessità degli ospiti con disturbi del movimento, su sedia e non.

Il progetto vede la realizzazione di due differenti interventi:

a) il primo sul pozzetto, con la previsione di un sistema di ancoraggio al pavimento per almeno una carrozzina e 2 cinture di sicurezza fissate sulle due panchette laterali per altre due persone.

In questo modo, quando la barca naviga inclinata o incontra mare un po’ mosso, tutti i passeggeri sono in massima sicurezza e non rischiano di cadere o farsi male.

b) Il secondo intervento prevede l’installazione di un sollevatore elettrico per permettere la discesa sotto coperta, in modo da avere libero accesso alla dinette o zona pranzo, ai servizi igienici e alle cabine. Lo stesso sollevatore potrebbe anche essere usato per la discesa in acqua, quando le  condizioni marine lo consentano.

Realizzazione

In seguito alla ricerca delle tecnologie e dei materiali da utilizzare per queste modifiche, abbiamo raccolto i migliori preventivi delle aziende specializzate in questo tipo di interventi. Il risultato è che l’ammontare economico necessario per la realizzazione di questo progetto si aggira intorno agli 8000 €.

Nel dettaglio, con questo importo possiamo far installare:

  • un sistema di ancoraggio certificato con 4 punti fissi per una carrozzina sul pavimento del pozzetto;
  • 2 cinture di sicurezza ventrali per persone con difficoltà di controllo dell’equilibrio montate sulle panchette laterali,
  • un sollevatore elettrico su binario posizionato sotto il boma, per permettere lo spostamento e la discesa di una persona in carrozzina dal pozzetto agli spazi interni;
  • la sostituzione o aggiunta al vang attuale, di tipo tessile, con uno rigido;
  • l’acquisto di una carrozzina di piccole dimensioni adatta agli spostamenti sotto coperta.

Ecco i materiali scelti per gli interventi.

Modello di carrozzina mini pieghevole utile negli spostamenti all’interno delle imbarcazioni

Sistema di ancoraggio e ritenuta della carrozzina al pavimento

Il 19 e 20 settembre abbiamo avuto l’opportunità di partecipare, coinvolgendo  5 volontari e 2 imbarcazioni,all’appuntamento conclusivo  della manifestazione E sarà Buonvento .

Si è trattato  di una serie di eventi iniziata a Genova nel mese di luglio  e che, proseguita in varie parti di Italia, ha trovato la sua conclusione proprio nel Ponente Ligure presso il porto di Marina degli Aregai.

E sarà Buonvento  ha avuto come obiettivo   quello di offrire un weekend in barca a vela , quale segno di riconoscenza e ringraziamento al personale sanitario che quotidianamente lotta contro Covid 19.

 Sono state messe a disposizione, da armatori ed associazioni, una ventina di imbarcazioni  per ospitare a bordo più di un centinaio di sanitari operanti sul nostro territorio e sud Piemonte.

La bontà dell’iniziativa è stata premiata dal clima favorevole, sole e BUON VENTO durante il giorno e pioggia rinfrescante nella notte.

L’ottima organizzazione dell’ideatore Pietro Romeo e dei suoi collaboratori e sponsor, hanno permesso il realizzarsi di una bellissima  festa, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.

Estrella e Fidelia hanno avuto l’onore di condurre in mare una decina di sanitari tra medici ed personale infermieristico.

Per tutti noi e ,speriamo , per tutti loro è stata un’esperienza bellissima.

Comunicazione 2020

In ottemperanza alle norme vigenti relative all’epidemia Covid- 19 , Handarpermare ha sospeso tutte le attività in programma ed in essere.